Sindrome da accerchiamento
Travaglio non capisce la scelta del cambio di linea editoriale dell'Unità.
E' critico contro le nuove decisioni, ha una visione romantica e idealizzata di un giornale che in realtà è molto distante dalla vecchia autorevolezza.
Travaglio fa finta di ignorare che da anni, tra le pagine del quotidiano, si respira l'aria viziata di un bastione da cui si tenta di respingere ipotetici attacchi, dall'alto di una presupposta superiorità morale e dialettica.
L'Unità è stata trasformata in un coacervo di indignazione, alimentata incessantemente, anche quando toni più misurati sarebbero stati più indicati e apprezzati dai suoi stessi lettori.
Forse nulla cambierà, ma la nuova direzione affidata a Concita De Gregorio, una donna e non è poco, potrebbe portare una ventata di modernità.
Una decisa sterzata, verso un giornale nuovamente rivolto alla società civile e non soltanto alla pancia dei più rancorosi e incolleriti.
O almeno me lo auguro.