L'ombra delle amicizie iraniane di Lula sulle elezioni brasiliane
La scontata campagna elettorale brasiliana - in vista delle elezioni del 3 ottobre per rinnovare il Parlamento ed eleggere il nuovo presidente - ha avuto un sussulto nelle ultime settimane a causa delle strette relazioni tra il presidente Lula e Ahmadinejad.
Il programma nucleare iraniano e ancor di più la condanna a morte per lapidazione che pesa sulla testa di Sakineh Mohammadi Ashtiani sono entrati a gamba tesa nel dibattito politico scatenando gli attacchi dei due principali candidati dell'opposizione.
Il leader del Partito della Social Democrazia Brasiliana José Serra e Marina Silva, del partito ambientalista, si sono scagliati contro le amicizie iraniane di Lula. Critiche che hanno investito in pieno anche la candidata del Partito dei Lavoratori Dilma Rousseff, finora rimasta nell'ombra del popolarissimo presidente e offrendo quindi un ottimo bersaglio per i suoi detrattori.
E' ancora presto per capire quali saranno i contraccolpi politici per i candidati se e quando verrà eseguita la condanna a morte.
Quello che è certo è che ormai l'opinione pubblica è stata scossa.