Le prime immagini del terremoto e dello tsunami in Giappone
Un violento terremoto, pari a 8,9 gradi della scala Richter, ha squassato la costa orientale del Giappone.
L'epicentro a 125 chilometri dalle spiagge della prefettura di Fukushima e a 10 chilometri sotto la superficie del mare ha generato un allarme tsunami.
A Tokyo i grattacieli hanno oscillato e dalla Baia si sono alzate alcune colonne di fumo.
[08:45] Le tv giapponesi segnalano almeno un morto a Sendai, in quello che è già chiaro essere il più forte terremoto che ha colpito il paese del Sol Levante mai registrati dai sismografi.
Il porto di Sendai è stato investito da onde di 10 metri, secondo quanto riportato da fonti locali.
Per precauzione sono state localmente interrotte le linee ferroviarie ad alta velocità e i voli nazionali.
Secondo fonti accreditate le centrali nucleari nell'area hanno immediatamente attivato le operazioni di emergenza per mettere in sicurezza i reattori. Non si riportano incidenti.
A Sendai la situazione più drammatica dove le onde dello tsunami hanno creato ingenti danni. La raffineria del porto è in fiamme. Anche nella Baia di Tolyo si riporta un incendio ad una raffineria.
Linee elettriche interrotte per 4 milioni di persone nell'area. Le reti cellulari stanno gradualmente tornano alla normalità.
[10:12] aumenta il numero delle vittime. Cinque morti in una casa di riposo a Minamisoma. Decesso anche bella capitale. I morti accertati in tutto l'arcipelago del Giappone sarebbero una ventina.
Le immagini delle case spazzate via dal furia dello tsunami sono realmente impressionanti. Secondo i media locali sarebbero stati proprio lo tsunami e gli incendi a provocare i danni maggiori, più delle scosse. Esercito e protezione civile sono già al lavoro nelle aeree colpite. Il governo del Giappone fa sapere di aver accettato aiuti internazionali per far fronte al disastro.
Un allarme tsunami è stato diramato in gran parte dell'oceano Pacifico. Le autorità locali stanno provvedendo a evacuare le coste potenzialmente interessate da onde anomale con diverse ore di anticipo.
La rete infrastrutturale della costa orientale sta già venendo ispezionata minuziosamente, in previsione di una rapida riapertura per favorire i soccorsi.
[12:20] L'agenzia Kyodo segnala un principio di incendio nella centrale nucleare di Onagawa. Prosegue il vasto incendio nella raffineria della Cosmo OIL a Ichihara, nella prefettura di Chiba vicino a Tokyo.
L'ONU fa sapere di avere pronte trenta squadre internazionali di ricerca e salvataggio in stato di allerta e pronte a partire per il Giappone.
Secondo la tv pubblica NHK lo tsunami si sarebbe spinto per chilometri nell'entroterra delle prefetture di Fukushima e Miyagi. Intanto il bilancio dei morti sale a 39.
[12:33] Secondo NHK ci sarebbe un'emergenza nucleare nella centrale di Fukushima. Il reattore non si sarebbe spento secondo le corrette procedure di emergenza. Tuttavia il portavoce del governo, Yukio Edano, ha assicurato che al momento non si segnalano fughe radioattive o danni ai reattori in nessuna centrale atomica del paese.
[14:54] Spento l'incendio nella centrale nucleare di Onagawa. La fonte ' l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica. Anche secondo l'agenzia russa non ci sarebbero state fughe radioattive nella centrale di Fukushima.
Un treno, che percorreva la linea costiera nella prefettura di Miyagi viene dato per disperso. Nessuna notizia anche della nave con 100 passeggeri a bordo sorpresa dall'onda anomala.
Il conto delle vittime sale a 60, ma secondo fonti della polizia a Sendai, la città spazzata dallo tsunami, i cadaveri si conterebbero a centinaia.
Le forze armate americane presenti in Giappone si sono attivate per portare i primi soccorsi alle popolazioni colpite.
Internet non ha sofferto effetti dal terremoto garantendo un costante flusso di informazioni da e verso le zone colpite dal terremoto e dallo tsunami.
L'onda anomala ha raggiunto le Hawaii. L'altezza rilevata è stata di un metro. Le aree costiere interessate erano già state preventivamente evacuate.
[16:19] La situazione degli incendi scoppiati a Sendai è drammatica. Il Giappone ha dispiegato 300 mezzi aerei e 40 navi per fronteggiare la crisi.
L'Unione Europea, gli Stati Uniti e l'Australia si sono già attivati e stanno ammassando aiuti pronti per essere spediti nelle prossime ore. Altri paesi si stanno muovendo in tal senso sotto la supervisione e il coordinamento delle Nazioni Unite.
Qui le ultime notizie e le immagini degli effetti dello tsunami.