Cosa è successo a Poste Italiane
Da più di una settimana Poste Italiane sta attraversando una delle peggiori crisi della sua storia.
Il ritorno all'operatività del 75% degli sportelli permette di fare un po' di chiarezza sull'accaduto
La nuova piattaforma di base e di ambiente sowtware SDP progettata da IBM - e in misura minore da HP, Sistemi Informativi e Gepin - che coordina le attività di pagamento degli sportelli sarebbe stata viziata da numerosi bachi e incapace di sostenere il carico generato da 14.000 sportelli e più di 60.000 terminali.
A quanto pare durante i test sui server di prova durati quattro settimane nessuno ha dato dato peso ai segnali ricevuti o probabilmente si è deciso di minimizzare per non essere costretti a dover ritardare l'aggiornamento.
L'idea di aggiornare il sistema nei giorni di maggior carico per Poste Italiane ha fatto il resto.
La bolla che è scoppiata farà cadere svariate teste, probabilmente a partire da Agostino Ragosa chief information officer per Poste Italiane, e si trascinerà in estenuanti cause legali con l'incognita di eventuali onerosi risarcimenti ai clienti per disservizio.