Viaggio allucinante
Sbollita la rabbia, vi voglio raccontare una storia.
E' la storia di un viaggio, la vigilia di Capodanno, da Savona a Milano, passando per Genova.
E' la storia di disservizi e normali mancanze delle principali autostrade del nord Italia.
Arrivare a Genova non è stato un problema. La A10, stranamente semilibera di cantieri e priva di traffico mi aveva fatto ben sperare per il viaggio.
L'unico messaggio importante che mi aveva segnalato Autostrade per l'Italia era di insegnare la guida sicura ai miei figli.
In più parcheggio libero in Piazza Rossetti, cosa si può chiedere di più?
Naturalmente rientrando al casello di Genova Ovest nessuna segnalazione di problemi sulla A7.
Raggiungiamo lo svincolo con la A12, l'unica segnalazione è per interventi al casello di Genova Bolzaneto.
Superiamo Serra Riccò e lì incominciano i problemi.
Una pioggerellina ghiacciata inizia a scendere e il termometro scende pesantemente sotto lo zero.
Beh in fondo è normale. Siamo quasi ai Giovi e siamo al 31 Dicembre.
E naturale come l'acqua arriva la brutta sorpresa a Montanesi. Coda.
Lungo la corsia di emergenza è in sosta una pattuglia della polizia stradale che avverte che tra Busalla (ovvero appena quattro chilometri dopo) e Isola del Cantone la A7 è chiusa per ghiaccio.
Inizia il dramma e il nervosismo. Accendo la radio e cerco Isoradio che al momento non accenna ancora al problema sulla A7, anche se parla di disagi a Piacenza.
Rimaniamo in coda per un'ora buona, gran parte del tempo passata sutto la galleria dei Giovi.
La buona notizia arriva ancora da Isoradio (che intanto ci ha reso partecipi che siamo bloccati su di un tratto chiuso per ghiaccio): il casello di Busalla, per smaltire il traffico, ha aperto le sbarre e fa uscire senza pagare il pedaggio.
Finalmente la coda inizia a muoversi e noi ci ritroviamo a Busalla. Imposto il navigatore per raggiungere Isola del Cantone via statale, dove ci hanno assicurato che si può riprendere la A7 con tranquillità.
Ci dirigiamo verso la meta seguiti da un codazzo di auto. Arrivati a destinazione ci avvisano che no, è meglio rientrare a Serravalle Scrivia.
I gioielli di famiglia girano vorticosamente. Riaccendiamo su Isoradio e sembra essersi scatenato il finimondo: A26 chiusa a tratti, A7 impraticabile, statali padane nel caos a causa del ghiaccio, la A21 è un disastro e la A1 è a rischio.
Vengono segnalate neve e piogge gelate in tutta l'area.
E intanto noi rientrati a Serravalle ci fermiamo subito all'autogrill. Recuperiamo qualche scorta e con la mia ragazza decidiamo sul da farsi.
Tornare indietro è impensabile. A7, A27 e raccordo di Novi Ligure sono impraticabili, di tornare via statale e affrontare i passi appenninici proprio non me la sento. Ormai siamo in strada, si prosegue.
Fermi all'autogrill Bettole chiediamo informazioni. Di preciso non sa nulla nessuno, l'unico consiglio condiviso da tutti è quello di non andare verso Piacenza. Fuori c'è solo neve e ghiaccio.
Riprendiamo la guida speranzosi, speranza che si infrange subito, nei pressi di Tortona un pannello a messaggio variabile ci informa che La A7 è chiusa causa ghiaccio e di allacciarci le cinture di sicurezza...
E così si esce a Tortona e su strade gelate viaggiamo in carovana ai 30 all'ora, contando le macchine finite fuori strada.
Il conto definitivo sarà di 10.
Nei pressi di Pavia non piove/nevica più, così decidiamo di fare un tentativo.
Dalla tangenziale prendiamo il raccordo fino a Bereguardo. Sono circa 8 chilometri di strada. Nessun segnale, nessun cartello.
Arrivati al casello lo troviamo sbarrato. Forse è stata un'allucinazione, ma ho sentito suonare le campane di Pavia e da molti campanili della zona si sono levate in cielo decine di colombe bianche.
Torniamo indietro e proseguiamo verso Binasco, dove finalmente rientriamo in autostrada sino alla meta.
Ora mi chiedo se sia possibile che il Gruppo Autostrade non possa segnalare adeguatamente crisi di questo tipo.
Mi chiedo se sia possibile che non si riesca a spargere del sale in tempo su autostrade vitali per la circolazione del nord Italia.
Mi chiedo dove siano finite l'ANAS e la polizia stradale. Ogni tanto sulle statali sommerse da ghiaccio e neve un'indicazione o un aiuto non avrebbero fatto schifo.
E mi chiedo perché mai mi facciano pagare così tanto un servizio così pessimo.
Ultima nota di incazzatura a margine.
Per il ritorno abbiamo dovuto prendere la A4 sino a Novara e poi scendere in Liguria sulla A26 sino a Genova Voltri, con la bella sorpresa del classico aumento di pedaggio del 1° Gennaio.
Ditemi voi se è una situazione tollerabile.
Technorati Tags: autostrade, A7, A26, ghiaccio.
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