La semifinale vista dal "divano mondiale"
Ieri sera, come da tradizione, partita vista con gli amici.
E sempre da tradizione un arrivo a casa di Rossy a inni già iniziati.
Ve lo dico subito, per fugare ogni dubbio. Per noi del "divano mondiale" essere arrivati in semifinale era già un
successo, dato che si era pronosticato un'uscita ai quarti in tempi non sospetti.
In strada quell'atmosfera strana da day after, nessuno in giro, silenzio irreale interrotto da un lieve brusio che
esce dalle tante finestre aperte in una afosa sera di inizio Luglio.
Appena seduti sul "divano mondiale" e mentre Archundia fischia l'inizio arriva il primo lapidario commento
dell'incontro: "Stasera si soffre...".
I minuti passano la tensione sale, finalmente arrivano anche Chiara e Pingo a completare la nostra formazione.
Passa un minuto, è il sedicesimo, Totti pesca Perrotta solo davanti a Lehmann, ma si allunga troppo la palla e
l'azione sfuma, tra mani nei capelli e imprecazioni.
Ale non si trattiene più e inizia con il suo mantra: "Non ce la faccio già più!".
Il "divano mondiale" è teso, al trentesimo arriva un'altra fiammata azzurra. Grosso sulla sinistra mette al centro
per Toni che gira a rete, ma Metzelder ci mette una pezza.
La parte femminile del divano salta in piedi gesticolando invero con molta poca femmilità, diversa la rezaione di noi maschietti (in minoranza) che premiamo il gesto atletico del tedesco.
Al trentaquattresimo il "divano mondiale" è tutto d'accordo, Schneider grazia l'Italia da solo di fronte a Buffon.
Si va all'intervallo con il brutto presentimento che la partita si chiuderà solo grazie alla lotteria dei
rigori.
Quindici minuti appena di pausa e l'atmosfera cambia.
Decidiamo di spegnere le luci, cosa che andrà a discapito del tappeto, bagnato ripetutamente da una tramante mano
della Rossy.
Trascorrono appena cinque minuti e proprio mentre Ale mi chiede della finale di USA '94, Klose salta Cannavaro e
Gattuso, ma Buffon è una saracinesca e io perdo un paio di battiti.
Poi arriva Podolski, ma la nostra porta è sbarrata.
Archundia ad un certo punto sembra vedere un'altra partita, l'arbitraggio diventa casuale come la punizione al 36'.
L'azione si svolge tutta nell'area azzurra, il messicano fischia e concede una punizione dal limite per la Germania.
A casa di Rossy si ironizza sul fatto che forse stia assistendo alla semifinale del 70, ma si torna subito a soffrire. Ballack sulla palla, ma Ale, in piedi, urla un no e la sfera s'impenna altissima.
Il novantesimo si avvicina, lo spettro dei supplementari è dietro l'angolo.
Sono forse i minuti più sofferti dal "divano mondiale", ormai ogni tiro può essere paragonato ad un golden gol.
Il fischio di Archundia arriva come una benedizione.
Si va ai supplementari con Iaquinta al posto di Camoranesi. Un bravo a Gattuso, che già diffidato entra sempre duro, ma pulito.
Unica pecca dell'Italia i calci d'angolo. Totti non ne indovina nessuno.
Lippi rischia e rinforza l'attacco, ormai a tre punte con il giocatore dell'Udinese, er pupone e Gilardino.
Si riparte e io rischio l'infarto. Prima il palo di Gilardino e poi una traversa clamorosa di Zambrotta.
Cala la preoccupazione, Pingo mi ricorda la regola del calcio...
Regola che sembra realizzarsi allo scadere del primo tempo supplementare, la locomotiva Odonkor crossa sulla testa di Podolski, ma non c'è niente fare la palla sfila a lato.
Entra anche Del Piero, anche noi possiamo pemetterci di giocare con il quadrato magico.
L'ultimo brivido per l'Italia arriva nei primi minuti del secondo tempo supplementare Podolski ancora una volta fermato da un incredibile Buffon.
Sul "divano mondiale" si stà pensando ai rigori, quando Grosso in area si inventa una magia e la palla è alle spalle di Lehmann. Per poco non viene giù il palazzo.
Manca un minuto, salvo recupero.
Non abbiamo ancora smesso di esultare quando Cannavaro recupera un pallone, sposta Pirlo e lancia Del Piero.
Lo juventino si fa ottanta metri di corsa, entra in area e di piatto infila Lehmann nel sette. Un gol davvero spettacolare. Il palazzo rischia di crollare di nuovo e di sicuro altre bevande finiscono sull'ormai martoriato tappeto.
Noi del "divano mondiale" ci accorgiamo del termine della partita dieci minuti dopo, ma va bene così.
E adesso andiamoci krauti...