Jericho
C'è un nuovo "Lost" nel panorama tv americano.
Si tratta di "Jericho", prodotto dalla CBS e in onda ogni Mercoledì sera.
Ho appena finito di vedere le prime sei puntate e la serie promette molto bene.
La storia si svolge a a Jericho, una cittadina del Kansas a poche decine di chilometri da Denver.
Una mattina al di là delle montagne, in direzione della metropoli, si alza un fungo atomico.
Gli apparecchi elettronici smettono di funzionare e la corrente va e viene.
In un clima di incertezza totale le uniche notizie dal mondo arrivano da uno spezzone di telegiornale cinese che mostra un'inquitante cartina degli Stati Uniti e da una chiamata registrata dal Dipartimento della Sicurezza Nazionale a tutti gli apparecchi telefonici della città, dalla quale arriva solo l'annuncio a restare calmi e non muoversi in attesa degli aiuti.
Dopo un momento iniziale di isteria e panico bisogna pensare a sopravvivere. Bisogna pensare al futuro.
Intorno al dramma ruotano la famiglia del sindaco Green, la bionda Emily Sullivan, i fratelli Richmond, la bella e simpatica insegnante della scuola materna, il candidato dell'opposizione comunale Gray Gaston e l'enigmatico Robert Hawkins, l'unico che riesce ad avere contatti (stabili e misteriosi) con il mondo esterno.
"Jericho" presenta una buona miscela di dramma, fantasienza, mistero e avventura, senza dimenticare un buon sviluppo dei personaggi e immancabili storie d'amore.
Per chi fosse troppo curioso per aspettare l'uscita della serie in Italia, può provare a cercare le prime puntate nel greto del "torrente".