Era un anno di miserie e di fame. Un povero padre di famiglia si disperava perché non poteva sfamare la sua famiglia. Nessuno voleva più fargli credito e lui girava sconsolato per le vie rimuginando che avrebbe ceduto l'anima al diavolo pur di non far morire di fame i suoi figli.
Sulla strada incontrò un ricco signore e questi sentendolo disperare gli domandò cosa mai lo affliggesse tanto. L'uomo raccontò le sue sventure e allora il ricco signore, con l'aria di provare una gran compassione, rispose che aveva la soluzione. Tirò fuori da sotto il mantello una grossa e pesante borsa. Quando la aprì il povero rimase senza parole. Era ricolma di sonanti monete d'oro.
L'uomo non sapeva se rallegrarsi o se tutto fosse un tentativo per farsi beffe di lui, ma il ricco signore gli disse di prendere il denaro, non a debito, ma come regalo a patto che quella stessa notte, dopo il dodicesimo rintocco del campanile, si ripresentasse in questo luogo per elencare tutti e dodici i fondamenti della verità.
Il pover'uomo contento com'era annuì e ancora incredulo corse a casa senza nemmeno ringraziare. Non si preoccupava della promessa, poiché era sicuro che sua moglie avrebbe saputo aiutarlo a trovare le giuste risposte.
Tornato a casa la moglie e i figli piansero di gioia alla vista di quella ricchezza. L'uomo spedì tutti i figli a fare provviste per preparare una grande cena e quando tutto fu pronto la famiglia invitò a tavola anche un vecchio mendicante che si rea accampato al freddo poco lontano dal loro casolare.
Arrivò presto la sera e il marito, ancora a tavola chiese alla moglie se sapeva quali fossero i 12 fondamenti della verità. Ci pensarono a lungo, ma nessuno riusciva a trovare delle risposte convincenti.
Fu in quel momento che il vecchio mendicante ringraziò per il lauto pasto e disse che per sdebitarsi sarebbe andato lui all'appuntamento. Tutta la famiglia era sollevata e si lasciarono con grandi abbracci e saluti.
Scoccato l'ultimo rintocco della campana il mendicante si fece trovare nel luogo stabilito. Dopo un attimo di silenzio una voce, che sembrava giungere dalle profondità della terra chiese: - Qual è il primo? -
- Un solo Dio. -
La voce riprende a interrogare: - Qual è il secondo? - e il mendicante senza incertezze: - I due misteri della nostra santa fede. -
- E qual è il terzo? -
- Le tre persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. -
La voce un po' stizzita a questo punto incalza con le domande: - Qual è il quarto? -
- I quattro evangelisti. -
- Il quinto? -
- Le cinque piaghe di Gesù Cristo. -
- Il sesto? -
- I sei precetti della Chiesa. -
- Il settimo? -
- I sette sacramenti. -
- L'ottavo? -
- Gli otto alberi in fiore di Gerusalemme. -
Ora la voce appare davvero esasperata dalla prontezza delle risposte, ma insiste con le domande: - Dimmi qual è il nono? -
- I nove cori degli angeli. -
- Il decimo? -
- I dieci comandamenti di Dio. -
- L'undicesimo? -
- Le undici lampade accese di Gerusalemme. -
Il dodicesimo? -
- I 12 apostoli. -
- Il tredicesimo? -
- Va all'inferno diavolo che non sei altro! - Sbottò a questo punto il mendicante. - Il tredicesimo non esiste! -
- Ah, lo sapevo. Sei San Martino! Non posso spuntarla se si mette di mezzo San Martino. -
Perché l'uno era il diavolo, sempre alla ricerca di un'anima da carpire, e l'altro era San Martino.
Misteri e Racconti della Liguria.
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