Firmata a Roma la Costituzione Europea
Alle 11:58 in punto, con due minuti di anticipo rispetto al programma, nella sala degli Orazi e Curiazi in Campidoglio (dove nel 1957 fu firmato il Trattato di Roma), i rappresentanti dei 25 Paesi dell'Unione hanno firmato la nuova Costituzione Europea.
Il primo Stato membro a firmare è stato il Belgio, l'ultimo il Regno Unito. Anche Bulgaria, Romania e Turchia hanno apposto la loro firma, ma non sulla Costituzione, bensì solo sull'Atto finale.
La cerimonia si è chiusa con le note dell'inno europeo, l'"Inno alla Gioia".
Molti dei discorsi si sono soffermati sul futuro iter del processo di integrazione europea: per il premier olandese Jan Peter Balkanende "questa nostra firma non è una conclusione, è una nuova partenza". E Romano Prodi, presidente uscente della Commissione europea, ha rilevato come la firma non sia un punto di arrivo.
"Nei prossimi mesi i governi dovranno impegnarsi per ottenere la ratifica del nuovo trattato da parte dei parlamenti o dei popoli: sono decisioni che non possiamo dare per scontate".
Parole trionfanti anche dal presidente dell'Europarlamento, lo spagnolo Josep Borrell: "Torniamo a Roma dopo aver scritto la storia di un successo: la riunificazione del continente, la pace tra le nostre nazioni, l'integrazione delle loro economie la solidarietà con le regioni e i paesi piu' arretrati".
E guardando al futuro, il presidente designato della Commissione Josè Manuel Durao ha rilanciato la palla ai governi: "Adesso tocca a loro ottenere la ratifica del trattato costituzionale" e "non si tratta di una decisione che si possa dare per scontata", dunque l'auspicio è che "i governanti e i popoli d'Europa" siano ora "all'altezza delle sfide cui noi tutti ci troviamo di fronte".