Apple, ma che brutta figura
Una caduta di stile della Apple.
L'azienda di Cupertino minaccia ritorsioni contro la casa editrice John Wiley Sons che darà alle stampe la biografia non autorizzata su Steve Jobs, avvertendo che intende rimuovere dagli scaffali di tutti gli Apple Stores sparsi per il mondo ogni altra pubblicazione tecnologica della stessa casa editrice.
La Apple ha già iniziato a rimuovere i libri da 104 dei propri negozi, dopo il fallimento del tentativo di dissuadere la John Wiley Sons dalla pubblicazione.
Il libro incriminato "iCon Steve Jobs: The Greatest Second Act in the History of Business" è stato scritto da Jeffrey Young e dovrebbe uscire entro le prossime sei settimane.
La Apple non è nuova a casi di intimidazione, ma mai era arrivata ad una censura del genere.
Peccato un'altro scivolone che intacca profondamente la fiducia che provavo nei confronti della "mela".
Critichiamo sempre la Microsoft-fonte-di-ogni-male (molte volte a ragione), ma forse dovremmo allargare un po' più il nostro orizzonte per scoprire che le aziende "buone" non esistono.
E la mela smangiucchiata non fa eccezzione.