Perdere
Note a margine delle elezioni.
Manette scintillanti e antiberlusconismo sfrenato non ci ha aiutato a vincere negli ultimi quindici anni, non lo farà in futuro. Se possibile ci ha fatto perdere voti.
Stesso discorso per gli scandali sessuali e le inchieste a carico del premier.
Qui in giro tutti sapevano chi ha vinto Amici, non tutti conoscevano l'esito delle regionali.
Il Popolo Viola, come già in precedenza è stato per l'Onda e i Girotondi, è lì solo per fare colore.
Non basta la società civile - soprattutto se è schierata sul fronte avverso - per vincere quando alle spalle manca un partito forte, maturo e convincente.
Non sarà sufficente il non voto per cambiare l'Italia. Mai. Primo partito o meno.
Grillo - l'unico simbolo con un link che rimanda ad un sito che vende dvd e libri - è più un disturbo che un'occasione.
Smetterla di sottovalutare l'elettorato del nord considerando la Lega come un branco di trogloditi. Sono un branco di trogloditi in grado di portare a casa il risultato. Sempre.
Il più grande merito della Lega è quello di saper parlare al suo popolo; noi non se siamo più capaci almeno dai tempi di Occhetto.
Più di Vendola poté Burlando. La Liguria è l'unica regione del nord in cui si riesce a tenere a freno la Lega.
Continuare a snobbare i risultati che arrivano dalla Riviera sarebbe un grave errore.
L'idea che abbiamo perso e di brutto dovrebbe far suonare più di qualche campanello nelle zucche di Bindi, Fassino, Scalfarotto, D'Alema e Bersy. Al contrario si dimostra il vuoto pneumatico.
Quelli "giovani" e "bravi" del PD continuano ad esserlo solo a parole.
Bersani non ha le palle. Si sospettava. Oggi se ne ha la certezza.