Il partito tentenna
Scrive oggi Civati.
Stamattina ho ricevuto due telefonate in cui persone molto serie e poco legate alla politique politicienne mi hanno chiesto di candidarmi a sindaco di Milano. Sorpreso, ho declinato gentilmente l'invito, per due motivi: al di là del fatto che a Milano ci vuole uno 'bravo' davvero (e non mi sento di esserlo), non ho certo la constituency necessaria e sufficiente; al di là della simpatia di alcuni (che ringrazio davvero), la mia candidatura sarebbe vissuta malissimo nel Pd, quasi come una provocazione.
E noi ancora qui a strapparci le vesti sul futuro del PD, i giovani che devono emergere, il ricambio della classe dirigente.
Se a 35 anni ancora non si è pronti a candidarsi a sindaco e a raccogliere forze e responsabilità di rottura contro una classe dirigente giudicata non all'altezza - Renzi vi ricorda qualcosa? - allora probabilmente la politica non fa per te.