La lettera che conferma il fuffaware dei licenziamenti all'Apple Store
Marco Savi, uno dei dipendenti licenziati dall'Apple Store Le Gru di Grugliasco, scrive una lunga e piccata lettera, all'indirizzo dell'Espresso, lamentando il cinismo e la malafede di chi lo ha allontanato.
Chiunque conosca un minimo di realtà aziendali legate alla vendita di qualsivoglia bene o servizio saprà che i comportamenti descritti sono comuni all'universalità di questi soggetti.
Vendere è una guerra quotidiana.
E' legge della giungla.
L'anello debole indebolisce tutta la catena.
L'azienda non è una felice democrazia, non è una famiglia allargata. Qualunque sia il claim che leggete sulle confezioni.
Quelli sono atteggiamenti da riservare al cliente o potenziale tale.
Ingenuo chiunque pensi il contrario.
Non esiste nessun "caso sui licenziamenti all'Apple Store". Persino chiamarli licenziamenti è scorretto. Erano in prova.
Al più potrebbe esistere un caso "media che puntano a farsi pubblicità cavalcando la notorietà di una nota azienda sulla bocca di tutti per montare a neve la fuffa".