Un'Europa federale per uscire dalla crisi
Sfruttare la forza della politica per uscire dalla crisi finanziaria. Bonino rilancia la federazione leggera europea.
Come darle torto.
Per uscire davvero da questa crisi, per stabilizzare davvero l'euro, l'Europa deve dunque affrettarsi a convincere i mercati e il resto del mondo che la sua unità politica non può essere messa in discussione. E l'unico modo per farlo è muoversi subito per renderla più credibile, approfondendola.
Come? Per esempio creando un bilancio federale al servizio di vere funzioni di governo, che finanzi la fornitura di beni pubblici importanti, come la difesa, la diplomazia, i grandi programmi di ricerca scientifica, le reti infrastrutturali trans-europee, la sicurezza dei traffici commerciali e delle persone sul modello della home security americana.
Non stiamo parlando del mostro che turba i sonni degli euroscettici britannici - il Superstato europeo. Al contrario stiamo parlando di una Federazione leggera, che assorba non più del 5% del pil europeo per assolvere alle funzioni di governo cui abbiamo accennato - contro il 20% circa del pil che va al bilancio federale statunitense e contro l'I% dell'attuale bilancio comunitario che serve solo a distribuire sussidi a destra e a manca.
Incidentalmente, il 5% del pil europeo corrisponde a circa 650 miliardi di euro, più o meno l'ordine di grandezza dell'attuale fondo di stabilizzazione.
Lo sforzo di immaginazione richiesto agli europei per creare una Federazione leggera è quello del federalismo di Spinelli, Monnet e Adenauer adattato al XXI Secolo, un approccio che prenda semplicemente atto della realtà: che gli eserciti nazionali in Europa non hanno più alcun senso, visto che nessuno minaccia alcuna integrità territoriale; che certa scienza ha bisogno di una scala che nessuno Stato nazionale europeo può più assicurare; che le reti infrastrutturali esistono già a supporto del mercato interno ma le finanziamo male, a pezzi e bocconi, ciascuno per conto suo; che l'unione doganale è già una competenza esclusiva dell'Unione di oggi ed è ridicolo affidarla a 27 diverse organizzazioni nazionali distinte e separate.
Un federazione, dunque, ma una Federazione leggera. Se avessimo il coraggio di farla ora, subito, i mercati e il mondo avrebbero non solo il segnale chiaro e forte che la nostra unità politica non è in discussione, ma saprebbero anche che abbiamo finalmente un bilancio federale di dimensioni sufficienti a rendere la stabilizzazione macroeconomica dell'Europa una faccenda d`ordinaria amministrazione.