Fassino, le primarie e la questione settentrionale
Dappertutto tanta gente. Gente vera. Torino e i torinesi hanno salvato lo strumento delle primarie. E dopo Milano e Napoli possiamo dire che hanno salvato anche il Pd.
[...] E' salvo perché hanno votato quasi 53 mila torinesi. Un numero impressionante in rapporto alla popolazione, un numero unico in Italia. E' salvo perché tutti i candidati hanno saputo mobilitare gli elettori del centrosinistra. E devo dire che c'è un ideale legame tra queste primarie e la manifestazione delle donne del 13 febbraio. Si tratta di due scosse positive in una situazione di crisi della politica italiana che non riesce a sbloccarsi.
Il voto di ieri ha smentito chi mi ha dipinto come un candidato romano. Semmai ero "straniero" a Roma ma certo non a Torino. Il ruolo e il peso della città in caso di vittoria alle comunali saranno almeno identici a quelli già importanti raggiunti con Chiamparino. E da qui si potrà lanciare una sfida politica alla Lega Nord.
Da Torino il Pd può iniziare a dare battaglia per un federalismo democratico. Dobbiamo sfidare Bossi e i suoi sull’applicazione del federalismo. Non possiamo lasciare alla Lega quella bandiera.Fassino intervistato dalla Stampa dopo il successo alle primarie.