Contro tutto tutti a Roma con l'inquilinato resistente
Quelli del no al proggresso, quando il progresso tocca il recinto di interressi particolari senza adeguato risarcimento, si ritroveranno a Roma il 18 ottobre per manifestare violentemente contro il cielo. Il tazebao completo dell'inquilinato resistente e affini è sull'Huffington Post.
L'idea di costruire una mobilitazione nazionale per il 19 ottobre prossimo nasce dentro le lotte per il diritto all'abitare, contro il consumo di suolo e le devastazioni ambientali. È un'esigenza che si manifesta soprattutto dentro il conflitto contro la rendita e contro la precarietà. Rappresenta le centinaia di effervescenze territoriali che si battono contro gli sfratti, il caro affitti e l'invasività dei signori del mattone, noncuranti di un'emergenza abitativa in continua crescita e solo interessati a fare ancora profitto con i processi di valorizzazione della terra.
I signori del cemento e le banche sono stati premiati da leggi e provvedimenti che continuano ad immaginare l'uscita dalla crisi dentro una logica sviluppista e devastante per i territori. Le grandi opere come i grandi eventi, il Tav, l'Expo, le Olimpiadi 2024, insieme con politiche abitative che cancellano l'edilizia residenziale pubblica e investono sulla truffa dell'housing sociale sono il trionfo osceno di chi non sa nemmeno concepire che uno spazio possa rimanere vuoto, libero, attraversabile e respirabile.
[...] Insieme migranti e No Tav, occupanti di case e inquilinato resistente, lavoratori e lavoratrici, precari e studenti, assedieremo i ministeri dell'Economia e delle Infrastrutture e la Cassa depositi e prestiti, decisi a non tornare a casa senza passaggi tangibili, materiali, concreti.
Non sarà una passeggiata ma nemmeno un parco giochi, la sollevazione è una cosa seria e così si rappresenterà. Andremo dove vogliamo andare, faremo ciò che abbiamo deciso di fare.