Una sterminata collezione di aerei di carta
Il New Yorker racconta la vita di Harry Everett Smith e la sua sconfinata passione per il collezionismo.
Una delle cose che amava collezionare erano aeroplani di carta. Tra il 1961 e il 1983 ne raccolse centinaia per le strade di New York. Una collezione sterminata, in parte ancora sconosciuta, che è stata riprodotta nel libro Paper Airplanes: The Collections of Harry Smith: Catalog Raisonné.
Harry Everett Smith era un pittore, un regista e un collezionista, ma si considerava principalmente un antropologo. A parte un breve periodo a Berkeley trascorso come ricercatore studiando le lingue dei nativi americani, Smith era quasi interamente autodidatta, e si avvicinò alla disciplina con avidità. Il suo contributo più noto e influente è l'"Antologia della musica folk americana", una raccolta di registrazioni compilata dalla sua vasta collezione personale di vinili rari. Smith, che morì nel 1991, secondo i suoi amici collezionava cose in continuazione e le sue raccolte evolvevano costantemente: poiché si spostava di frequente molti oggetti andavano persi trasferendosi dopo lunghi soggiorni da un hotel a un altro.