L'influenza del COVID-19 sulla lingua dei segni
Scientific American riporta come il fenomeno della crescita esponenziale delle videochiamate, a causa del distanziamento sociale imposto dal COVID-19, stia rimodellando la lingua dei segni.
Le persone che usano la lingua dei segni americana (ASL) per comunicare non sono estranee alle video chat. La tecnologia - che esiste dal 1927, quando AT&T sperimentò i primi rudimentali videotelefoni - consente alle persone sorde di conversare con segnali via etere. Ma dopo che la pandemia di coronavirus ha iniziato a confinare le persone nelle loro case all'inizio dello scorso anno, l'uso di piattaforme come Zoom, Microsoft Teams e Google Meet è esploso. Questa maggiore dipendenza dalle videoconferenze ha inevitabilmente trasformato il modo in cui le persone sorde comunicano.