La musica nell'antica Roma
La musica era onnipresente nell'antica Roma. Era parte integrante dei riti religiosi poiché ogni sacrificio doveva essere accompagnato dal trionfo dei flauti suonati dai membri di una corporazione specializzata. Nelle feste venivano cantati inni in onore degli dei, a volte da cori di ragazzi e ragazze provenienti da famiglie romane d'élite, le processioni sacre riempivano le strade con un clamore di corni di cornamuse e tamburi.
Si suonava durante letture drammatiche, le commedie, le pantomime e gli spettacoli di strada. La musica non mancava agli eventi gladiatori, alle cacce organizzate e persino prima delle esecuzioni.
Cantanti giravano l'impero riempiendo ovunque andassero i teatri, autentiche rockstar ante litteram la cui arroganza era leggendaria. Un cantante si rifiutò di esibirsi per l'imperatore Augusto semplicemente perché non ne aveva voglia, ma alcuni tra i migliori interpreti erano in grado di ispirare tanto le masse quanto l'aristocrazia.
Toldinstone racconta com'era la musica popolare nell'antica Roma, spiegando quali strumenti venivano usati durante gli spettacoli pubblici, che aspetto avevano i teatri e chi sedeva tra il pubblico.