Come è stato progettato il rover lunare per il programma Apollo
Negli anni '60, la NASA iniziò a lavorare sui rover lunari: dal sistema logistico lunare (LLS) al laboratorio mobile geologico (MOLAB), dal modulo di indagine scientifica lunare (LSSM) al Mobility Test Article (MTA).
Tutti accomunati dall'essere grandi laboratori mobili e addirittura con ambienti pressurizzati. Inizialmente il programma Apollo prevedeva infatti il lancio simultaneo di due Saturn V, uno per l'equipaggio e il secondo per inviare un grande rover completo di attrezzature e forniture. Il ripensamento di questo piano costrinse a riprogettare da zero il rover.
Smithsonian Channel racconta come i Lunar Roving Vehicle (LRV) furono progettati in soli 17 mesi, dimostrandosi dei veicoli di esplorazione lunare affidabili, sicuri e flessibili.
Inviati a bordo dei LEM con le missioni Apollo 15, 16 e 17, questi rover erano dotati di quattro ruote motrici, ognuna con un motore elettrico indipendente che garantivano un'autonomia di circa 100 km. A loro volta le ruote, prive di pneumatici di gomma, era costruite con una particolare rete d'acciaio e tasselli di titanio per favorire flessibilità e resistenza. La velocità massima era di circa 13 km/h, anche se Eugene Cernan raggiunse i 18 km/h. Dotati di cinture di sicurezza per evitare in numerosi sobbalzi dovuti alla bassa gravità e allo sterrato e di parafanghi per limitare la polvere lunare estremamente abrasiva, gli LRV avevano particolari sedili per ospitare comodamente due astronauti con le loro tute e gli zaini portatili di sopravvivenza.
Il primo rover lunare fu impiegato il 31 luglio 1971 nella rima di Hadley.