L'estinzione del megalodonte
Il megalodonte è stato uno dei più grandi predatori marini di tutti i tempi, con una lunghezza massima di circa 15 metri, vissuto dal Miocene al Pliocene tra 13,6 e 4,2 milioni di anni fa. I suoi denti erano grandi come la mano di un uomo adulto e potevano facilmente tranciare la carcassa di una balena, capaci di esercitare una pressione mascellare di 500 kg/cm.
Nonostante la sua impressionante taglia, il megalodonte si estinse circa 3,5 milioni di anni fa. Quella che resta della sua presenza è rappresentato in massima parte dai suoi denti perché, come gli squali, tendeva a cambiarli durante tutto l'arco della vita, lasciandoci dunque un grande quantità di fossili.
Come raccontano Jack Cooper e Catalina Pimiento, su TED-Ed, la scomparsa del megalodonte ha avuto un impatto significativo sull'ecosistema marino. Con il suo predatore principale scomparso, le altre specie di squali e mammiferi marini hanno avuto l'opportunità di crescere e prosperare.
Questo ha portato a una maggiore diversità di predatori marini e a una competizione più intensa per le risorse alimentari disponibili.