Come una civiltà potrebbe colonizzare lo spazio
Kurzgesagt si chiede se potrebbero esistere altre forme di vita simili agli esseri umani che vivono da qualche parte nella Via Lattea e come queste civiltà potrebbero o meno sopravvivere colonizzando un ambiente ostile come lo spazio con una conoscenza tecnologica superiore.
L'analisi utilizza l'esempio storico della colonizzazione umana dell'Oceania.
Circa 5000 anni fa, le prime persone si avventurarono in questo continente composto da centinaia di isole e arcipelaghi spesso distanti migliaia di chilometri. Sebbene anche le isole più remote fossero collegate da almeno un certo numero di vie commerciale e scambi non sempre questo significava il successo di un insediamento. E a volte intere isole tornavano ad essere disabitate, come nel caso dell'arcipelago Pitcairn.
L'ipotesi di Kurzgesagt è che processi simili potrebbe verificarsi anche nella vastità dello spazio.
In fondo esistono numerosi rischi esistenziali, culturali, tecnologici e ambientali con cui ogni civiltà deve confrontarsi. Anche per una tecnologicamente avanzata. Le colonie più piccole su nuovi pianeti o su habitat spaziali sarebbero sempre meno resilienti rispetto ai loro mondi natali e sarebbero maggiormente a rischio di estinzione.