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La Shoah attraverso la cinepresa di Steven Spielberg

Multimedia   08.07.24  

Steven Spielberg ha spesso raccontato come Schindler's List sia stato un progetto molto personale per lui e che si è trasformato in un progetto molto personale per tutti coloro che vi hanno lavorato.
Spielberg lo considerava il suo capolavoro, ma non voleva trarne profitto; per quello c'erano già Indiana Jones e Jurassic Park.
I dirigenti degli studios non si aspettavano che il film avesse successo. Come poteva un film in bianco e nero sulla Shoah attirare il pubblico al cinema? Lo consderavano troppo deprimente, quindi decisero di concedere a Spielberg un budget più ridotto rispetto a qualsiasi altro film che avesse realizzato nei decenni precedenti.

La storia però ha stabilito diversamente. La maestria tecnica, la cura di ogni dettaglio, una recitazione corale che raramente si vede sul grande schermo e l'impatto emotivo della tragedia ebraica ha lasciato un impatto emotivo indelebile sul pubblico, decretando un successo planetario.

Weird History ripercorre gli anni che Spielberg ha impiegato per realizzare il suo progetto. Dalla lettura dell'omonimo libro di Thomas Keneally, pubblicato nel 1982, all'adattamento di Steven Zaillian e alla complessa lavorazione del film.
Per Spielberg Schindler's List è stato molto più di un progetto cinematografico. Il suo impegno sociale lo ha spinto a creare la USC Shoah Foundation per preservare le testimonianze dei sopravvissuti e per educare le future generazioni sulla tragedia.
Schindler's List è un inno all'amore per il cinema e allo storytelling capace di dare voce alle vittime e testimoniare la forza dell'umanità di fronte all'orrore.

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