Misteri e Racconti della Liguria: la congiura di Gian Luigi Fieschi (-11)
Il 2 gennaio 1547 ebbe luogo la congiura di Gian Luigi Fieschi che fallì miseramente nel tentativo di assassinare Andrea Doria.
Fieschi morì annegato nelle acque del porto di Genova, trascinato sul fondo dal peso della sua armatura da parata. Due giorni dopo l'onda di marea riporto il suo corpo sulla banchina del molo, ma durante il giorno dopo del suo cadavere si erano perse le tracce.
Una romantica versione popolare narra che Gian Luigi Fieschi fosse riemerso dal mare ancora vivo per venire soccorso da Ginetta Centurione. I due amanti segreti si nascosero nella chiesa di San Bartolomeo al Porto per poi trovare rifugio ad Albaro nella villa di Antoniotto Spinola, nonno di Alerame che nel 1602 fece mirabilmente affrescare la dimora; e lì si sposarono.
Negli orti di Villa Spinola i due fuggiaschi trascorsero alcuni mesi travestiti da paesani, lavorando nel frutteto famoso per gli alberi di amarene.
In una notte d'estate senza luna Gian Luigi Fieschi e Ginetta Centurione si imbarcarono su un leudo a Boccadasse alla volta di Saint-Tropez, dove vissero ricchi e felici.
Secondo la tradizione nobiliare genovese a Villa Spinola Albaro sono sempre state celebrate nozze benedette dalla fortuna e dell'amore, durante le quali non manca mai di essere servito uno sciroppo scuro preparato con le amarene e le foglie degli alberi del giardino.
Misteri e Racconti della Liguria.
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