Misteri e Racconti della Liguria: la radura delle fate (-10)
Nell'antichità pre-romana, durante le tre lune piene tra aprile e giugno, le donne delle tribù dei Tigulli si affrettavano lungo i sentieri e la valli verso la cima del monte sacro alla dea portatrice di stagioni per raccogliere le bacche, i fiori, le erbe medicinali e i favi di miele selvatico per farne medicamenti e tisane per cui erano famose.
Le donne di Rapallo trascorrevano la notte del solstizio d'estate nella grande radura a levante, circondata da grandi querce. Lì, al riparo di menhir bianchi disposti a semicerchio, una sorgente sotterranea sgorgava in una polla d'acqua.
Nei secoli queste donne, accusate di stregoneria dall'ottusa e violenta incomprensione degli uomini, impararono a non fare parola dei loro incontri e poiché nulla era stato scritto, nulla è rimasto se non nell'antiche storie raccontate dal vento in cui rivive la radura delle fate laddove, nelle notti serene, si possono vedere lepri bianche ballare sotto la luna piena.
Misteri e Racconti della Liguria.
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