Come si estingue una lingua
La morte di una lingua è un processo graduale che inizia con la diminuzione dei parlanti nativi, fino a giungere all'assenza totale di parlanti e, infine, a diventare un mistero intraducibile.
Pensiamo al latino come all'epitome di una lingua morta, poiché nessuno cresce parlando latino come prima lingua. Tuttavia, molte persone possono ancora comprenderlo e utilizzarlo in ambiti specifici come la religione e la scienza, a differenza di lingue come il ngasa.
La linguista Erica Brozovski, su Storied, ci guida attraverso questo processo di estinzione linguistica. Le lingue possono essere classificate come dormienti, morte o estinte a seconda della fase in cui si trovano. È importante notare che questi termini non sono mutuamente esclusivi e non indicano necessariamente che una lingua sia destinata a scomparire definitivamente a meno che non sia dichiarata estinta.
Esistono infatti processi di rivitalizzazione linguistica il cui più grande successo è senza dubbio l'ebraico.
La morte di una lingua non è solo una questione rilevante per i ricercatori, ma ha anche implicazioni culturali e sociali.
Ogni lingua rappresenta una visione unica del mondo e di una cultura specifica. La perdita di una lingua significa anche la perdita di storie, tradizioni e conoscenze. È fondamentale quindi sostenere e promuoverne lo studio per preservare la conoscenza che queste comportano.